WAW 2020 Foradori

25,00 €
esaurito

L’azienda Foradori si trova a Mezzolombardo nel mezzo del Campo Rotaliano, una pianura alluvionale formata dal fiume Noce e circondata dalle verticali pareti di roccia dolomitica. L’azienda fu fondata nel 1901, ma i primi vini imbottigliati dalla famiglia Foradori risalgono a nonno Roberto, nei primi anni ‘50. Grazie alle idee innovative di Rainer Zierock e alla visione e tenacia di Elisabetta Foradori l’azienda è riuscita divulgare gradualmente il vitigno autoctono Teroldego.

I Foradori lavorano artigianalmente i 25,5 ettari vitati e approfondiscono le pratiche agronomiche attraverso i concetti della biodinamica. Sanno di essere gestori temporanei di una terra di tutti e di avere dunque l’onere di rispettarla e proteggerla. Credono nella diversificazione agricola e nell’indipendenza, nello sviluppo professionale e umano di chi lavora.

Il progetto WAW nasce dalla collaborazione tra Luca Gargano e le fotografe giapponesi Keiko e Maika e si propone di dare vita a una linea di vini “primitivi” in anfora: vini originali e originari, vini primordiali, i più antichi e più vicini alla natura.

L’idea, portata avanti da vari produttori di diverse nazioni, è di condividere lo stesso metodo di vinificazione che non prevede alcun tipo di intervento: raccolta manuale delle uve, vinificazione in anfora a grappoli interi, macerazione fino a fine fermentazione (dai 3 fino ai 6-7 mesi) e imbottigliamento diretto senza pressatura. Il vino deve essere frutto dell’assemblaggio di almeno due varietà di uve: bacca bianca per il 78% e a bacca rossa per il restante 22% e le anfore usate sono tutte di provenienza spagnola, artigianalmente prodotte da Orozco di Villarrobledo.

Vitigni: Manzoni Bianco, Schiava

Suolo: Argilloso dolomitico

Estensione del vigneto: 1,5 ha

Tipo d’impianto: Guyot

Densità ceppi per ha: 5.000

Età media del vigneto: 15 anni

Produzione media per ha: 50 hl

Vinificazione e affinamento: Fermentazione spontanea in anfora con il 25% dei grappoli di Manzoni Bianco interi in flottazione. Affinamento in anfora per diversi mesi.

Solforosa totale: 4 mg/l

Bottiglie prodotte: 300

75cl 11.5%vol. Italia Mezzolombardo Trentino Alto Adige

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L’azienda Foradori si trova a Mezzolombardo nel mezzo del Campo Rotaliano, una pianura alluvionale formata dal fiume Noce e circondata dalle verticali pareti di roccia dolomitica. L’azienda fu fondata nel 1901, ma i primi vini imbottigliati dalla famiglia Foradori risalgono a nonno Roberto, nei primi anni ‘50. Grazie alle idee innovative di Rainer Zierock e alla visione e tenacia di Elisabetta Foradori l’azienda è riuscita divulgare gradualmente il vitigno autoctono Teroldego.

I Foradori lavorano artigianalmente i 25,5 ettari vitati e approfondiscono le pratiche agronomiche attraverso i concetti della biodinamica. Sanno di essere gestori temporanei di una terra di tutti e di avere dunque l’onere di rispettarla e proteggerla. Credono nella diversificazione agricola e nell’indipendenza, nello sviluppo professionale e umano di chi lavora.

Il progetto WAW nasce dalla collaborazione tra Luca Gargano e le fotografe giapponesi Keiko e Maika e si propone di dare vita a una linea di vini “primitivi” in anfora: vini originali e originari, vini primordiali, i più antichi e più vicini alla natura.

L’idea, portata avanti da vari produttori di diverse nazioni, è di condividere lo stesso metodo di vinificazione che non prevede alcun tipo di intervento: raccolta manuale delle uve, vinificazione in anfora a grappoli interi, macerazione fino a fine fermentazione (dai 3 fino ai 6-7 mesi) e imbottigliamento diretto senza pressatura. Il vino deve essere frutto dell’assemblaggio di almeno due varietà di uve: bacca bianca per il 78% e a bacca rossa per il restante 22% e le anfore usate sono tutte di provenienza spagnola, artigianalmente prodotte da Orozco di Villarrobledo.

Vitigni: Manzoni Bianco, Schiava

Suolo: Argilloso dolomitico

Estensione del vigneto: 1,5 ha

Tipo d’impianto: Guyot

Densità ceppi per ha: 5.000

Età media del vigneto: 15 anni

Produzione media per ha: 50 hl

Vinificazione e affinamento: Fermentazione spontanea in anfora con il 25% dei grappoli di Manzoni Bianco interi in flottazione. Affinamento in anfora per diversi mesi.

Solforosa totale: 4 mg/l

Bottiglie prodotte: 300

75cl 11.5%vol. Italia Mezzolombardo Trentino Alto Adige

L’azienda Foradori si trova a Mezzolombardo nel mezzo del Campo Rotaliano, una pianura alluvionale formata dal fiume Noce e circondata dalle verticali pareti di roccia dolomitica. L’azienda fu fondata nel 1901, ma i primi vini imbottigliati dalla famiglia Foradori risalgono a nonno Roberto, nei primi anni ‘50. Grazie alle idee innovative di Rainer Zierock e alla visione e tenacia di Elisabetta Foradori l’azienda è riuscita divulgare gradualmente il vitigno autoctono Teroldego.

I Foradori lavorano artigianalmente i 25,5 ettari vitati e approfondiscono le pratiche agronomiche attraverso i concetti della biodinamica. Sanno di essere gestori temporanei di una terra di tutti e di avere dunque l’onere di rispettarla e proteggerla. Credono nella diversificazione agricola e nell’indipendenza, nello sviluppo professionale e umano di chi lavora.

Il progetto WAW nasce dalla collaborazione tra Luca Gargano e le fotografe giapponesi Keiko e Maika e si propone di dare vita a una linea di vini “primitivi” in anfora: vini originali e originari, vini primordiali, i più antichi e più vicini alla natura.

L’idea, portata avanti da vari produttori di diverse nazioni, è di condividere lo stesso metodo di vinificazione che non prevede alcun tipo di intervento: raccolta manuale delle uve, vinificazione in anfora a grappoli interi, macerazione fino a fine fermentazione (dai 3 fino ai 6-7 mesi) e imbottigliamento diretto senza pressatura. Il vino deve essere frutto dell’assemblaggio di almeno due varietà di uve: bacca bianca per il 78% e a bacca rossa per il restante 22% e le anfore usate sono tutte di provenienza spagnola, artigianalmente prodotte da Orozco di Villarrobledo.

Vitigni: Manzoni Bianco, Schiava

Suolo: Argilloso dolomitico

Estensione del vigneto: 1,5 ha

Tipo d’impianto: Guyot

Densità ceppi per ha: 5.000

Età media del vigneto: 15 anni

Produzione media per ha: 50 hl

Vinificazione e affinamento: Fermentazione spontanea in anfora con il 25% dei grappoli di Manzoni Bianco interi in flottazione. Affinamento in anfora per diversi mesi.

Solforosa totale: 4 mg/l

Bottiglie prodotte: 300

75cl 11.5%vol. Italia Mezzolombardo Trentino Alto Adige

Al naso floreale di violetta con note vegetali e balsamiche.

Al palato tannini solo accennati, frutta bianca e finale sull’amarena acerba.

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32,00 €
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esaurito